Nota della FIT-CISL sulle motivazioni del “presidio” a Milano

Nota della FIT-CISL sulle motivazioni del “presidio”

Come  Fit-Cisl  abbiamo  aderito  all’iniziativa  del  “presidio”  in  Piazza  della  Scala,  per richiamare, come obiettivo di fondo,   l’attenzione delle Istituzioni sul grave problema della sicurezza nell’esercizio del servizio, sia per gli operatori che per gli utenti.

Ma nel contempo intendiamo esercitare,  con il “presidio”,   una forte pressione sulle Istituzioni e sulla pubblica opinione,   perché il confronto con l’Amministrazione diventi finalmente cantiere di fatti concreti, indirizzati ad  attrezzare la Categoria con  quegli interventi  strutturali di riforma e di rilancio, imposti  dall’incombere degli eventi importantissimi che interesseranno nell’immediato futuro Milano e la Lombardia (da luglio il semestre di presidenza UE, poi dal 2015  l’EXPO, poi il riassetto del territorio con la creazione della CITTA’ METROPOLITANA, poi  in  prospettiva  il  FUTURO  di  un  mestiere  che  per  sopravvivere  deve  rivalutarsi rapidamente  soprattutto  come  servizio),  ponendosi  insieme,  come  Categoria  e  come Istituzioni

due obiettivi prioritari e non più rinviabili di intervento:

  • la definitiva approvazione del Regolamento di Bacino, in discussione ormai da quindici anni   (e che, se approvato,rappresenterebbe tra l’altro la vera carta dei servizi  a garanzia ed a difesa  dell’utente del servizio taxi)
  • la  definizione, in chiave  aperta e   moderna, di un  nuovo sistema  di  chiamata, capace di mettere al servizio dell’operatore tassista e del cittadino  utente, tutte le potenzialità  tecnologiche  oggi  disponibili,  facendo  fare  finalmente  al  servizio  taxi lombardo un enorme salto di qualità

Perseguire questi due obiettivi, intendiamo dire chiaro e forte con il “presidio”, significa anche affrontare i problemi

  • della sicurezza dei tassisti e degli utenti,
  • di una viabilità cittadina compatibile con le esigenze di mobilità dei cittadini e con quella degli operatori del trasporto taxi,
  • di un servizio taxi adeguato per i nostri aeroporti,
  • di  una  risposta  decisa    alle  provocazioni    di  nuovi  soggetti  che  in  nome  della tecnologia vogliono fare di un servizio pubblico solo un affare privato (vedi Uber e simili…)
  • dei posteggi e dei sistemi di chiamata e di reperimento del taxi (telefoni e nuovi sistemi tecnologici)

E’ velleitario immaginare di misurarsi con l’elenco di questi problemi  senza prima aver realizzato

quei due obiettivi ormai assolutamente prioritari.